– di Marta Mancini –

Il 18 marzo è la Giornata mondiale del riciclo.

Allarme siccità, aumenti delle temperature e del livello del mare, rischio idrogeologico. Negli ultimi mesi abbiamo toccato con mano gli effetti del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. Ci siamo spaventati quando in tv abbiamo visto le immagini del Po senza acqua, oppure quando abbiamo dovuto annullare la settimana bianca in montagna per assenza di neve. Eppure a volte dimentichiamo che a causare più danni sono soprattutto le attività umane che intaccano la salute della Terra.

La strada da percorrere, in questo senso, è una ed è chiara. Si chiama transizione energetica, ma non basta: serve un cambiamento culturale forte, un mutamento dei modelli di vita e di consumi che coinvolga tutta la popolazione.

Il riciclo, ad esempio, è una parte fondamentale della cosiddetta economia circolare, che contribuisce a proteggere le nostre risorse naturali. Ogni anno i materiali riciclabili consentono di risparmiare oltre 700 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e si prevede che questo dato possa aumentare fino a 1 miliardo di tonnellate entro il 2030. Non c’è dubbio che il settore recycle sia in prima linea per salvare il futuro del nostro pianeta e dell’umanità.

Per stimolare l’educazione e la consapevolezza sul riciclo è stata istituita la “Giornata mondiale del riciclo”, che si celebra sabato 18 marzo 2023. L’iniziativa, nata nel 2018 per volontà della Global recycling foundation, raggiunge la sua sesta edizione e si pone principalmente i seguenti scopi: incoraggiare l’azione del riciclo nel mondo, supportare e condividere best practice e innovazioni; proteggere la biodiversità; impegnarsi e promuovere per la eco-responsabilità e la circular economy; incoraggiare azioni responsabili, sostenibili e inclusive a favore della crescita ecologica; supportare i programmi educativi, le ricerche scientifiche e universitarie nel campo del riciclo.

Tra le mission del Global Recycling Day, c’è anche quella di promuovere le tematiche ambientali attraverso l’hashtag #RecyclingHeroes che riunisce le persone, i luoghi e le attività che collaborano per creare un pianeta più green.

Tra i testimonial della campagna ci sono volti noti del mondo dello spettacolo, e non solo, come Leonardo di Caprio e Greta Thunberg. Nella lista degli “attivisti verdi” spiccano i Coldplay, gruppo musicale conosciuto a livello internazionale che, da qualche anno, organizza tour e concerti a basso impatto ambientale. Tante le soluzioni che hanno adottato all’insegna della sostenibilità: dai pannelli solari al piano cinetico per sfruttare l’energia prodotta dai fan, fino ai coriandoli biodegradabili.

Ogni piccolo contributo, insomma, ha aiutato e continuerà ad aiutare a ridurre l’inquinamento globale per un futuro migliore.

Per approfondire: https://www.globalrecyclingfoundation.org
Foto di Anncapictures