di Claudio Molinelli – L’estate è la stagione più bella e attesa dell’anno, o almeno lo era una volta quando il caldo era meno soffocante di quanto non lo sia diventato in questi ultimi anni.

Dal 2003, l’anno del grande caldo, la percezione dell’estate si è forse un po’ modificata in Europa e anche in Italia, peraltro abituata all’azione dell’anticiclone dell’Azzorre, apportatore di un caldo normale che raramente si spingeva oltre i 33,35°.

Poi nell’estate 2012, assai calda, è iniziata la singolare e discutibile abitudine a dare i nomi alle masse d’aria calda ( e poi anche a quelle perturbate) che transitano sull’Italia, saccheggiando tutta la mitologia antica. E in questo mese di luglio il fenomeno si è ripetuto, e così abbiamo convissuto con Flegetonte prima e Caronte poi, con i loro soffi bollenti che hanno spinto le temperature spesso oltre i 35°, con punte vicine ai 40°. Gli esperti hanno spiegato che responsabile del cambiamento è lo spostamento delle masse d’aria: l’anticiclone delle Azzorre ha cambiato posizione lasciando il campo a quello della Libia che convoglia sulle nostre regioni l’aria del deserto. Inoltre quest’anno ci si è messo anche il nino, la corrente che surriscalda le acque dell’oceano Pacifico determinando variazioni climatiche in tutto il globo; ricordiamo anche l’eccezionale ondata di caldo che ha colpito l’India a maggio, ufficialmente non legata al fenomeno, ma chi può escluderlo del tutto?

Comunque restando a noi ci stiamo abituando a bere sempre più, a usare condizionatori e ventilatori, a dormire con le finestre sempre aperte, a camminare sui lati ombrosi dei marciapiedi, accompagnati dallo scarico permanente dei condizionatori sui terrazzi. Due le consolazioni possibili del caldo di luglio: l’avvicinamento, per quelli che le faranno, delle agognate ferie d’agosto, ma soprattutto la condivisione , in questo mese di luglio le strade e gli autobus sono pieni di gente, si soffre insieme e insieme ci si confida e insomma ci sembra di difendersi meglio. Ad agosto, con le strade deserte e i negozi chiusi, l’effetto solitudine amplifica il caldo e ci sentiamo più soli e abbandonati, anche se sotto questo profilo recentemente le cose vanno meglio di qualche anno fa.

Le previsioni per agosto confermano un andamento caldo, con attenuazione nella seconda decade. Insomma dopo la pausa degli ultimi due anni, quest’estate torna a mostrare il suo lato più “caliente”, non rimane che affrontarla con pazienza, cercando di sdrammatizzare e adattarsi il più possibile. E poi coraggio, tornerà anche il fresco dell’autunno!

 

 

Nel nostro territorio di riferimento è nuovamente in atto il progetto Estate Sicura Anziani, un servizio promosso dalla conferenza dei sindaci e dalla Asl  che fino al 30 agosto prevede  una serie di interventi  di servizi a favore dei cittadini dai 75 anni in su, con l’obiettivo di contrastare i disagi e le difficoltà causate dall’estate.

A Figline e Incisa Valdarno il servizio si attiva chiamando il numero 348.0013051, in funzione tutti i giorni (compreso domenica e festivi solo per i comuni di Figline e Incisa, Reggello e Rignano) dalle 9 alle 21, dove si possono richiedere informazioni e fare segnalazioni; in particolare questo centralino offre un sostegno sociale e sorveglianza attiva. Nello specifico prevede eventuali visite e contatti periodici, aiuto nelle azioni quotidiane e nella cura personale (compagnia, disbrigo pratiche, consegna spesa, medicinali e pasti a domicilio, aiuti in vari servizi).

Estate Sicura Anziani nasce ad integrazione e sviluppo delle attività socio-sanitarie nell’ambito della SdS sud-est in collaborazione con i medici di famiglia, le associazioni di volontariato, le cooperative sociali e le reti di solidarietà locali.

Fino al 30 agosto Estate Sicura Anziani nella zona fiorentina sudest ha un altro numero di riferimento: 345.7380765 per i Comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, Impruneta, Londa, Pelago, Pontassieve, Rufina, San Casciano Val di Pesa, San Godenzo, Tavarnelle Val di Pesa .