– di Giuseppe Ponterio –
E’ festa nelle Terre del Levante Fiorentino !
Si celebrano, infatti, il 28 febbraio i primi dieci anni di vita dell’Associazione Foresta Modello delle Montagne Fiorentine.
Nata grazie alla collaborazione di numerosi soggetti, fra cui l’ Università, il Centro Nazionale delle Ricerche, aziende agroforestali e associazioni, il suo obiettivo è quello di contribuire a migliorare la sostenibilità della gestione dei boschi e del territorio dei comuni di Londa, San Godenzo, Pontassieve, Rufina, Pelago, Rignano sull’Arno e Reggello. Ottimizzazione e valorizzazione della filiera bosco-legno, della produzione e trasformazione del legname da lavoro ad uso strutturale in prodotti di basso e di alto concept tecnologico, è uno dei suoi scopi. Ecco perché il prototipo di macchina classificatrice portatile, consegnata al CNR IVALSA dalla società Microtec di Bressanone nel 2013 e messa a punto all’interno del progetto APROFOMO (Avvio del PROcesso di Foresta Modello) è risultato fondamentale.
Esistono infatti due metodi per classificare il legname: uno a vista e l’altro a macchina.
Di quest’ultimo, la riduzione dei tempi operativi, ne costituisce un notevole vantaggio. Spetta al Canada il ruolo di pioniere. E’ qui che il Programma per le Foreste Modello, la cui origine risale all’inizio degli anni Novanta, stabilisce che può definirsi “model forest” un’area boschiva all’interno della quale sono intrapresi progetti sperimentali di gestione sostenibile. Un miglioramento della qualità del territorio, che deve passare anche attraverso un ampio coinvolgimento fra più attori. E si sa, la forza del lupo è nel branco! Sono 35 i Paesi nel mondo a far parte della rete internazionale della Foresta Modello, condividendo sei principi fondamentali: partnership, paesaggio, impegno per la sostenibilità, governo, programma delle attività e condivisione delle conoscenze.