– di Adolfo Lampis –

Ultimi giri di manovella per la rassegna cinematografica del film
d’autore, Cinelandia, organizzata dall’Ufficio Cultura del Comune di Pontassieve .
Giunta alla sua 27′ edizione, dopo quasi due anni di stop causa pandemia: inaugurata il 20 gennaio scorso con il film di Mario Martone “Qui rido io”, un Toni Servillo in grande stile, termina
il 7 aprile prossimo con “Compartimento 6” di J.Kuosmanen.
Curatore della rassegna Giacomo De Bastiani dell’Ufficio Cultura del
Comune di Pontassieve, con cui cerchiamo di fare un bilancio.
– Perché Cinelandia?
“Cinelandia, perché, come dice il sottotitolo, ” è la terra dove circolano le idee”, quelle che da oltre 25 anni vengono espresse
dai film selezionati per la rassegna”.
– Come avviene la scelta delle opere?
“La selezione viene fatta a fine anno, sulla base della programmazione
della stagione in corso (da settembre a dicembre), i titoli vengono riproposti nella nostra rassegna; importante è che abbiano caratteristiche consolidate di autorialità, non siano film puramente commerciali, ma trattino temi di attualità, politica, vita sociale e diritti civili”.
– La pandemia ha imposto sobrietà e ricerca in diversi contesti, è accaduto anche per Cinelandia?
“Certamente! Ecco un esempio nel caso di CAVEMAN, un film di Tommaso
Landucci su Filippo Dobrilla, lo scultore speleologo, un docufilm
che ha avuto una lunga gestazione, purtroppo anche drammatica, perché
verso la fine delle riprese è venuto a mancare lo stesso scultore.
Filippo Dobrilla abitava sul monte Giovine, la sua prima
esposizione d’arte è avvenuta nel Comune di Pontassieve, la sua
compagna collabora col nostro Comune, quindi era doveroso inserire la sua opera nella manifestazione .
Bisogna dire che il film merita e Tommaso Landucci, giovane regista
trentenne ha dimostrato di saperci fare dietro la macchina da presa”.
– Il successo della manifestazione è dovuto alla rinascita della voglia di cinema ?
“Questa edizione ha visto la luce dopo un anno e mezzo di stop.C’era voglia di ricominciare, le norme all’inizio erano ancora molto restrittive, ma il pubblico, anche se con un po’ di timore, aveva voglia di tornare e ha risposto con molto entusiasmo, sempre numeroso in tutte le proiezioni”.
– Per concludere, quali progetti per il prossimo futuro?
“Su Cinelandia speriamo di riproporci al meglio, possibilmente
tornando ad una caratterista degli anni passati, dove era possibile
incontrare gli autori o uno degli interpreti. Magari realizzando eventi
collaterali anche di carattere enogastronomico.
Per l’estate l’Amministrazione comunale di Pontassieve sta ultimando il nuovo calendario degli eventi allo spazio multifunzionale , Le Muratine, dove un tempo aveva luogo l’ora d’aria del vecchio carcere”.

Dalla redazione di OrientePress un grazie paticolare a Giacomo De Bastiani per la sua disponibilità!