a cura della redazione di OrientePress – A Rufina tre appuntamenti per celebrare l’ 8 marzo.

Il Comune di Rufina, l’ Assessorato alle Pari Opportunità in collaborazione con le associazioni del territorio presenta tre iniziative per ridere e pensare dedicate interamente all’universo femminile.

Il primo appuntamento è previsto per giovedì prossimo, 6 marzo, alle 21,15 al piccolo teatro di Rufina con lo spettacolo teatrale “Se il pomodoro dorme l’insalata russa?!” portato in scena dalla compagnia “La quinta abbondante”. Domenica 9 marzo alle 17,30 in villa Poggio Reale nei locali dell’Enoteca del Chianti Rufina c’è “Cosa bolle in pentola”, cucina, gusto e cultura a cura delle donne rufinesi, con la collaborazione delle associazioni di volontariato. Il giorno successivo, lunedì 10 marzo alle 21,15 nella sala consiliare viene proiettato il film “The Help: il vento della libertà inizia a soffiare” diretto da Tate Tylor, tratto dal romanzo “L’aiuto” di Kathryn Stokett” in collaborazione con L’ANPI Rufina sezione Martiri di Berceto.

Infine per chi volesse dedicarsi a letture che si rifanno al mondo femminile potrà usufruire dell’iniziativa Bibliodonna, fino al 15 marzo 2014 in biblioteca comunale  è a disposizione dei lettori uno scaffale a tema (apertura dal lunedì al venerdì dalle 14,00 alle 18,30, il martedì ed il sabato anche dalle 9,00 alle 13,30).

 

A Pontassieve, mercoledì 5 marzo 2014 dalle ore 17,00 alle 19,00 in piazza Vittorio Emanuele II   davanti al Palazzo Comunale  viene allestita “Scarpe rosse”, una performance a cura di Alessandra Borsetti Venier costituita da oltre quattrocento paia di scarpe femminili,di ogni modello, genere e forma,  dipinte di rosso, raccolte con l’aiuto di associazioni, scuole, biblioteche e cittadini.

Le scarpe vengono disposte in modo da formare il numero 134 con lo scopo di testimoniare visivamente il numero dei femminicidi avvenuti in Italia nel 2013.

“Per tuta la durata dell’iniziativa – sottolinea Alessandra – con una spazzola di ferro gratterò via la vernice rossa da un paio di scarpe che non torneranno mai più come erano.

Un gesto, anche faticoso, che sta a significare come sia impossibile cancellare un attimo di violenza”.

L’iniziativa si replica l’8 marzo a Firenze, in piazza Bartali: l’installazione dalle 9.00 alle 12,00, la performance dalle 17,00 alle 18,30.