– a cura della redazione di OrientePress –

Dal film di Benvenuti l’allerta in difesa del “nostro” olio bono!

Il bollettino fitosanitario regionale del 4 agosto 2016 rileva un aumento dell’attacco di dacos olee (mosca dell’olivo) nella Regione e sul nostro territorio.

Il Comune di Bagno a Ripoli, e non solo, invita tutti i possessori di colture olivicole ad effettuare attenti monitoraggi e, dove la soglia di intervento (10%) sia superata, a mettere in atto sistemi di difesa biologici o chimici. Questo al fine di evitare una propagazione massiccia dell’attacco viste le temperature medie giorno e il grado di umidità che creano una situazione favorevole all’insetto.

La soglia è un limite, superato il quale, è necessario l’intervento per non avere ulteriori danni alle colture: se su più del 10% dei frutti campionati viene rilavata la presenza della mosca è necessario predisporre gli opportuni trattamenti.

Tutti i dati relativi ai monitoraggi e alla situazione del territorio possono essere consultati tramite la app “agroambiente.info” o sul sito http://agroambiente.info.arsia.toscana.it/arsia/arsia.

Il nostro territorio è caratterizzato da due forme di agricoltura – dichiarano il Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e l’Assessore allo sviluppo economico Francesca Cellini – gli imprenditori, che hanno strumenti di conoscenza e di lavoro adatti a fronteggiare anche queste situazioni particolari, e gli hobbisty, gli appassionati di agricoltura. In questo momento, ci rivolgiamo in particolare a questi ultimi e a coloro che hanno solo qualche pianta in giardino affinché prestino attenzione perché anche solo pochi olivi non monitorati possono rappresentare elementi di incremento del fenomeno e pericolo per gli oliveti di tutto il nostro territorio. Sollecitiamo tutti proprietari di queste colture a prestare la massima attenzione e ricordiamo a coloro che non sono in grado di prendersi cura dei loro terreni che esiste la possibilità di aderire al progetto “Banca della Terra” affidando così tali coltivazioni a terzi nell’ambito di un accordo regionale che tutela tutti i soggetti che vi fanno parte”.