servizio di Claudio Molinelli, foto di Edoardo Abruzzese – Pirelli, Fiat, Ansaldo, Luxottica, Indesit, Bulgari, Parmalat, Italcementi, Ferrari: questa, che a una prima lettura, sembra soltanto l’elencazione delle principali e più famose industrie italiane, è purtroppo diventata anche la lista delle aziende che negli ultimi anni sono state vendute o portate all’estero.

Dal 2007 – come dice Curzio Maltese nel numero del 14 agosto del “Venerdì di Repubblica” – L’Italia ha perso quasi un quarto della propria produzione industriale.

 

In felice controtendenza c’è un distretto produttivo di grande peso nell’economia della provincia di Firenze, la “leather valley fiorentina”, dove storiche imprese artigiane e industrie griffate producono le borse e gli accessori in pelle dei grandi brand, che si è abituata per molto tempo a cifre positive: fatturati, export, numero di imprese e occupati, sempre in crescita a doppia cifra.  Anche la comparsa nel 2013 di un segno meno, —5,18% di fatturato sul campione delle 532 imprese associate a Cna, non ha spaventato più di tanto. «E’ un rallentamento dopo anni di crescita impetuosa, e dopo un 2014 di assestamento, prevediamo nel 2015 di tornare a correre»- diceva alla fine dello scorso anno Andrea Calistri, presidente di Cna( Confederazione Nazionale Artigianato) di Firenze, leader del «Consorzio centopercento italiano» nato per opporsi alle delocalizzazioni ,e proprietario della storica azienda Sapaf “. Un’azienda che 60 anni fa ha contribuito alla costituzione del polo fiorentino della pelle, con sedi a Scandicci, Lastra a Signa, Impruneta, Pontassieve e la Val di Sieve, insieme a famiglie di artigiani come Braccialini, Lotti, Bianchi e Nardi. Dopo sono arrivati i grandi nomi, da Prada a Gucci, dai francesi agli americani, sbarchi che si sono ampliati negli ultimi mesi. Raccontano con orgoglio gli artigiani che ormai nel mondo della pelletteria di lusso non si viene considerati se non si ha almeno un presidio a Scandicci: è uno status symbol di cui l’area fiorentina va giustamente fiera.

 

In questo contesto è particolarmente preziosa l’attività dell’Alta Scuola di Pelletteria Italiana, nata nel 2005 da un progetto dell’Associazione San Colombano con sede in provincia di Firenze, a Scandicci. Oggi i soci sono i Comuni di Bagno a Ripoli, Dicomano, Pelago, Pontassieve e Scandicci; CNA Firenze, Confindustria Firenze, a cui si aggiungono BMB di Gianfranco Lotti, Céline, Gucci e Prada. La Scuola è il punto di riferimento per la formazione professionale e la specializzazione nel settore pelletteria , un luogo dove si lavora per garantire il futuro della pelletteria italiana di lusso. Dotata di tecnologie d’avanguardia, la Scuola è in grado di formare figure professionali altamente specializzate nel settore luxury e di assecondare la domanda di innovazione e di formazione al passo con la costante evoluzione tecnologica.

 

L’Alta scuola di pelletteria organizza ora il nuovo corso di formazione di cui sono aperte le iscrizioni. Il corso “banco e macchina” – che si svolgerà nella sede di Pontassieve in via Lisbonafornisce cognizioni su pellami, le materie prime, gli attrezzi da impiegare, gli strumenti specifici e sui macchinari, permettendo di acquisire competenze specifiche relative alle principali fasi di lavorazione di prodotti di pelletteria: dalla preparazione al banco all’assemblaggio, montaggio e cuciture fino alla realizzazione di un prototipo completo.

Il corso – finanziato dalle borse di studio in programmazione nella sede di Pontassieve – offre la possibilità di accedere ad un costo inferiore a quello effettivo, grazie anche ai contributi forniti dalle aziende sponsor. Come riportato sul sito www.altascuolapelletteria.it il corso si rivolge in particolare a coloro che sono interessati al mestiere di pellettiere e che sono dotati di abilità e predisposizione per il lavoro  manuale, in cerca di prima occupazione, inoccupati, disoccupati e in mobilità.

Le iscrizioni sono aperte fino al 26 settembre 2015.

Per informazioni, costi, orari e domande di iscrizione: www.altascuolapelletteria.it, tel.055.756039; segreteria@altascuolapelletteria.it