– a cura della redazione di OrientePress –

Dopo l’approvazione da parte della Commissione Ue del “Pr Toscana Fse+ 2021-2027”, nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita”, la Toscana, attraverso l’azione di Giovanisì, ha destinato 411 milioni di euro per le giovani generazioni, riservando una maggiore attenzione alla creatività e alla formazione di professionisti nei settori della cultura e delle discipline artistiche: ecco le principali caratteristiche dell’investimento complessivo che la Giunta della Regione Toscana ha deciso di mettere in campo a supporto dell’autonomia di ragazze e ragazze toscani nel ciclo settennale di fondi strutturali europei.

Le azioni per le giovani generazioni saranno supportate dai tre gli assi del programma regionale elaborato per i fondi Fse+: “Occupazione giovanile”, “Istruzione e formazione”, “Occupazione”.

Quest’ultima è la linea di finanziamento che consentirà di alimentare le principali novità che la Regione intende proporre. Permetterà di sperimentare e dare centralità a interventi sul fronte della cultura e dell’arte. L’obiettivo, spiega ancora il presidente, è sollecitare il potenziale di creatività e di innovazione dei giovani toscani, che dovrà tradursi in linfa vitale per la ripresa e l’innovazione della cultura e del patrimonio culturale nella più varia, ricca e originale molteplicità dei versanti in cui si esprime in Toscana.

Le risorse saranno rivolte a strumenti di sostegno della promozione di professionalità nei settori dei beni culturali, delle arti contemporanee e dello spettacolo dal vivo, promuovendo la crescita di nuovi professionisti in ambito culturale e il loro inserimento nel mondo del lavoro e dell’impresa.

Le politiche giovanili potranno poi contare sulla particolare consistenza del primo asse prioritario, ”Occupazione giovanile”, che ammonta in totale a 191 milioni di euro, il 18% della dotazione complessiva del programma, superando ampiamente il vincolo di concentrazione tematica previsto dal Regolamento Fse+ pari a 12,5%. Due gli obiettivi specifici: 1) Migliorare l’accesso all’occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, soprattutto attraverso l’attuazione della garanzia per i giovani, i disoccupati di lungo periodo e i gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro, nonché delle persone inattive, anche mediante la promozione del lavoro autonomo e dell’economia sociale; 2) Promuovere la parità di accesso e di completamento di un’istruzione e una formazione inclusive e di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati, dall’educazione e cura della prima infanzia, attraverso l’istruzione e la formazione generale e professionale, fino al livello terziario e all’istruzione e all’apprendimento degli adulti, anche agevolando la mobilità ai fini dell’apprendimento per tutti e l’accessibilità per le persone con disabilità (Fse+).
A chiudere il quadro dei finanziamenti e delle misure che saranno attivate attraverso il programma regionale Fse+ 21-27 c’è l’asse “Istruzione e formazione” che ha come target principale studentesse e studenti, in particolare nell’ambito dell’istruzione secondaria. La strategia generale è tesa a potenziare il dialogo, la collaborazione e la “corrispondenza” tra imprese ed istituzioni educative e formative. Verranno programmati interventi volti a porre in relazione “diretta” gli attori dei due sistemi, al fine di costruire immediate opportunità formative e di avvicinamento al mercato del lavoro, in particolare per i/le giovani (rafforzamento della governance dei Poli Tecnico Professionali, rafforzamento e qualificazione dell’offerta formativa dei sistemi di istruzione e formazione tecnica e professionale, potenziamento delle opportunità di attivazione di contratti di apprendistato in duale). Inoltre, resta la gamma di interventi rivolti agli studenti universitari e post-universitari, attraverso progetti realizzati in collaborazione tra Università e/o Enti di ricerca e imprese, con una particolare attenzione ai settori strategici e alle tecnologie abilitanti previste dalla strategia di specializzazione intelligente regionale, alla transizione e innovazione digitale e alle competenze e all’occupazione green.