di Eleonora Mori – Secondo i risultati ottenuti per la prima volta dai ricercatori di Cochrane i messaggi di testo e video veicolati tramite telefono cellulare possono essere utili per sostenere chi vuole smettere di fumare.

L’evidenza è emersa da cinque studi effettuati su oltre 9000 persone che cercavano di chiudere con il vizio del fumo: le persone coinvolte nel progetto più volte al giorno ricevevano messaggi motivazionali e consigli per smettere; alcuni studi prevedevano interventi interattivi per esempio la partecipazione a votazioni/sondaggi e l’invio di messaggi su richiesta per sconfiggere il desiderio impellente di accendere una sigaretta. In un caso ai partecipanti sono stati inviati collegamenti a brevi video sulle strategie da mettere in atto per smettere di fumare. I soggetti nei gruppi di controllo ricevevano sms meno frequentemente, oppure informazioni on-line o di supporto per telefono.

Nel complesso i ricercatori hanno stimato che i programmi via sms potrebbero quasi raddoppiare le probabilità di smettere di fumare, passando dal 4 al 5% nei gruppi di controllo e dal 6 al 10% nei gruppi di intervento, stabilendo infatti che le persone che ricevono messaggi motivazionali e consigli sul cellulare hanno più probabilità di stare lontano dalle sigarette nell’arco di sei mesi.

«I programmi che utilizzano la telefonia mobile sembrano essere una utile opzione da offrire a coloro che vogliono smettere di fumare», commenta Robyn Whittaker del National Institute for health innovation, dell’Università di Auckland in Nuova Zelanda e autore della revisione.

Al momento non esiste alcuna valutazione relativa al rapporto costo-efficacia dei servizi di disassuefazione dal fumo forniti via sms, anche se sono probabilmente più economici di altri interventi.

«Se, come sembra dalla nostra supervisione, siamo in grado di aiutare più persone a smettere di fumare a costi inferiori rispetto ad altri interventi di sostegno telefonico» sostiene Whittaker, «si può affermare che l’uso della telefonia mobile sia costo-efficace».

Attualmente sono in corso altri sette studi a lungo termine che forniranno ulteriori prove sull’argomento e sono sicuramente da valutare più specificatamente gli smartphone, oggigiorno molto diffusi e dalle potenzialità maggiori rispetto ad un normale cellulare, magari anche solo con una speciale applicazione.