servizio e foto di Edoardo Abruzzese

Nell’ottobre 2018 la tempesta di vento Vaia, soprattutto in Trentino, nel cuore delle Dolomiti, ha provocato un eccezionale abbattimento di alberi, originando un effetto domino che ha abbattuto oltre 42.000 ettari di ettari di bosco, oltre 4 milioni di metri cubi di legname sono atterrati.

A questo tragico evento è seguito un ‘ altrettanto eccezionale distruzione: è il bostrico (Ips typographus), un minuscolo insetto che avanza inesorabile, incidendo, sotto la corteccia degli alberi, intricati segni come geroglifici da decifrare.

Un linguaggio sconosciuto che sembra alludere a un mistero ancora da svelare.

Perchè il bosco vive … da sempre !

Nel cuore di una foresta devastata, tra tronchi abbattuti e radici scoperte, due scienziati  hanno provato ad ascoltare e capire: una ricerca …sfrenata…di un nuovo modo di dialogare con la Natura.

Alessandro Chiolerio, un fisico che a tratti sembra un alchimista, ha installato nel bosco i Cybertree, dispositivi da lui inventati, una chimera che unisce tecnologia e biologia per captare i segnali elettrici delle piante. A guidarlo, il sogno di una scienza in cui l’ecosistema collabora con la tecnologia.
Monica Gagliano, ecologa , ha esplorato le saggezze indigene del mondo, dalla selva amazzonica al bush australiano, apprendendo che la natura parla se la si sa ascoltare. Il suo lavoro pionieristico sulla comunicazione e l’intelligenza delle piante sfida i paradigmi convenzionali della scienza moderna, aprendo la strada a un approccio che unisce rigore empirico e conoscenza ancestrale.
Tra nuove ipotesi scientifiche, antichi saperi e connessioni invisibili da esplorare, il film “
Il codice del bosco” diretto da
Alessandro Bernard e Paolo Ceretto, ci porta in un viaggio affascinante alla ricerca di un nuovo modo di vedere e vivere il nostro rapporto con la natura.

Un racconto che intreccia scienza, tecnologia e mito, in cui il bosco si manifesta come un’entità viva, abitata da un genius loci con cui imparare a dialogare.

Spirito visivo contemplativo, immersione tattile e sonora, cigolio legnoso, sotterraneo fruscio d’insetto, l’opera di Bernard e Ceretto avanza come sottile, ossessiva esplorazione di un confine percettivo che vive nel suo farsi, nel suo essere continuo interrogativo e possibile risposta”.

Link pressbook
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Le due enormi ferite non hanno abbattuto solo gli alberi dei boschi, con essi anche l’ecosistema forestale e la comunità del territorio, tuttavia non sono riuscite ad abbattere da una parte il desiderio di capire e dall’altra la speranza, e con essa l’azione, che non si ripetano più…

Perché c‘è una voce che sale dal bosco! E saper ascoltare non è facile…

Ma..un forte segnale di rinascita è stato dato sabato 17 maggio scorso scorso a Castello-Molina di Fiemme (TN), una delle aree più colpite da Vaia e dal bostrico, in cui, grazie alla volontà di rigenerazione del territorio di Fratelli Berti Legnami srl, ha avuto luogo un progetto partecipato di ricostituzione boschiva con la messa a dimora di piante per aiutare il bosco a rigenerarsi. L’evento, patrocinato dal PEFC Italia, ha visto la partecipazione di oltre 250 volontari di diverse associazioni locali.