di Claudio Molinelli  – Presentata  l’edizione numero 26 del Premio Letterario Chianti, destinato a  volumi di narrativa italiana editi nel 2011; la serata finale è prevista l’11 maggio 2013 al castello di Verrazzano, nel comune di Greve in Chianti.

Il premio, fondato nel 1987 dallo scrittore Paolo Codazzi, direttore della rivista “Stazione di posta”, e dall’amministrazione comunale di Greve in Chianti, ha finito col tempo per coinvolgere l’intero territorio del Chianti, e non solo; oggi infatti è organizzato da un pool di Comuni, che abbraccia un vasto territorio tra la Provincia di Firenze e quella  di Siena.

Una giuria tecnica, guidata fino al 2008, anno della scomparsa, da Giorgio Luti e oggi coordinata da Giuseppe Panella, sceglie tra i libri inviati i cinque testi finalisti; entra poi in azione una giuria popolare, costituita  da trecentocinquanta lettori  frequentatori delle biblioteche dei Comuni coinvolti che,  letti i libri,  designa il vincitore.

La caratteristica principale della manifestazione è l’incontro di ognuno degli scrittori finalisti col vasto pubblico dei giurati,  in altrettanti luoghi tipici del territorio. Questi appuntamenti, attesissimi dai lettori e assai graditi dagli scrittori, permettono un vitale e reale scambio tra autori e lettori, una rarità nel panorama dei concorsi letterari italiani. Un’altra peculiarità è l’ampiezza del coinvolgimento territoriale e sociale, come sottolinea Paolo Codazzi, direttore del Premio: “Nel corso degli anni abbiamo acquistato più di 20.000 copie di libri; credo che il nostro Premio abbia attivato una grande promozione alla lettura, dal momento che ogni anno almeno cinque libri entrano nelle case di circa trecentocinquanta giurati, moltiplicando così il numero dei lettori che in realtà va ben oltre questa cifra.” Poi Codazzi si sofferma su altri aspetti dell’edizione 2013: “ Siamo soddisfatti di poter continuare la manifestazione anche in tempi di grave crisi economica. La gestione virtuosa delle risorse pubbliche, che ci ha sempre contraddistinto, paga particolarmente in momenti come questi. E’ da ricordare che il costo complessivo del Premio non supera i 25000 Euro. Da quest’anno inoltre abbiamo deciso di onorare la memoria di Giorgio Luti, storico presidente della giuria tecnica, con la consegna ai finalisti del “Fiorino di Cante”, antica moneta medievale chiantigiana, riprodotta in argento e oro dal maestro orafo Mauro Bandinelli. Il Premio Chianti è anche motore d’ importanti iniziative collaterali, come ad esempio gli incontri con i vincitori di passate edizioni che presentano i loro ultimi libri, come nel caso di Tea Ranno, e la riscoperta del poeta grevigiano Luciano Fintoni, una cui antologia è stata ripubblicata dopo un incontro su di lui da noi organizzato”

Letizia Burgassi, Assessore all’istruzione del Comune di Greve in Chianti, ribadisce, a nome del Comune capofila, l’orgoglio di mantenere l’impegno preso col Premio da tanti anni e la soddisfazione di vederlo radicato ormai nel territorio  di cui è divenuto uno dei fiori all’occhiello. 

Ecco i finalisti di questa edizione: Antonio Ferrero, con “Classe terminale”, Edizioni clandestine;  Giorgio Fontana, “Per legge superiore”, Sellerio; Fabrizio Ottaviani,  “La gallina”; Marsilio;  Francesca Petrizzo,  “Il rovescio del buio”, Frassinelli; Carlo Cannella, “Tutto deve crollare”, Perdisa.

Per tutte le informazioni si può consultare il sito: www.premioletterariochianti.it