– servizio e foto di Edoardo Abruzzese –

Era il 2010 quando il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa dettò le Linee guida per una giustizia a misura di minore.

Si legge nella prefazione “ Il Consiglio d’Europa ha adottato le linee guida per una giustizia a misura di minore allo scopo specifico di garantire che la giustizia sia sempre sensibile nei confronti dei bambini, indipendentemente da chi sono o da ciò che hanno fatto. Per essere a misura di minore, la giustizia dovrebbe incarnare gli ideali propri dell’amicizia; dovrebbe cioè sapersi porre come un amico, che è una persona che ti tratta bene, che si fida di te e di cui ti puoi fidare, che ascolta quello che hai da dire e a cui presti ascolto, che ti capisce e che sei in grado di capire, e come un vero amico avere il coraggio di dirti quando sei nel torto e stare dalla tua parte per aiutarti a trovare una soluzione”.

E’ in questo contesto che il prossimo 27 gennaio Il Tribunale per i Minorenni di Firenze apre le sue porte a cittadini, giornalisti, operatori del settore, studenti e studentesse, per affrontare e discutere il tema dei diritti e della tutela delle persone minori di età e delle loro famiglie.

Il Tribunale per i minorenni che si apre all’esterno nella giornata della Giornata Europea della Giustizia civile è una conferma anche per i ragazzi e per le famiglie di cui quotidianamente ci occupiamo, di quello che facciamo ogni giorno. Siamo un tribunale aperto agli altri, al pubblico, un tribunale che si interfaccia con la realtà sociale – ha detto Silvia Chiarantini, presidente F.F. del Tribunale per i Minorenni di Firenze – Il nostro è un tribunale dialogante con tutte le realtà, familiari, scolastiche, educative che sono presenti sul territorio e dedicare una giornata di apertura per spiegare a tutti coloro che vogliono approcciarsi a questo Tribunale come ci si può muovere e cosa ci si può aspettare, è un momento importante per un avvicinamento dei cittadini alla giustizia che si occupa di minori. Mi sta a cuore sottolineare che il Tribunale ha anche una funzione di promozione dei diritti oltre che di tutela: all’interno del Tribunale vengono dunque promossi percorsi di formazione, educativi o rieducativi per i ragazzi che presentano gravi disagi oppure percorsi di recupero delle capacità genitoriali o di altre competenze. Si tratta di un lavoro sistemico che portiamo avanti interfacciandoci continuamente con i servizi sociali e sanitari e con le scuole per facilitare i percorsi che possano adattarsi al meglio al minore e alle famiglie, ben consapevoli che ogni singolo intervento rappresenta sempre un unicum e come tale va affrontato”.

E vorrei concludere con un altro passo della prefazione delle Linee Guida del Consiglio Europeo:

“La giustizia dovrebbe essere amica dei minori. Non dovrebbe camminare davanti a loro, perché potrebbero non seguirla. Non dovrebbe camminare dietro di loro, perché i minori non dovrebbero avere la responsabilità di scegliere il cammino. La giustizia dovrebbe camminare al loro fianco ed essere loro amica”.

Questo inoltre l’obiettivo delle Linee di indirizzo e procedure operative in materia di tutela minorile che verranno firmate, al termine della giornata di open day, da tutti i soggetti coinvolti per predisporre e condividere strumenti di intervento comuni e buone prassi nell’ambito della tutela minorile.