a cura della redazione di OrientePress – Un servizio di soccorso, ad orario continuato, nato nel 2012 dalla collaborazione tra la provincia di Firenze e Asl 10 per animali feriti, in particolar modo incidentati,  mammiferi ed uccelli, prevalentemente quelli particolarmente protetti.

Progetto pionieristico perchè:

“ Certo, occorre essere consapevoli che si tratta di un progetto che potremmo definire pionieristico, supportato economicamente, per la maggior parte, dalle risorse finanziarie della caccia, e nato grazie all’impegno dei rispettivi Uffici di Provincia ed ASL 10 da una specifica esigenza di dare una prima risposta ad un fenomeno come quello della fauna incidentata. Fenomeno che il codice della strada ha previsto, senza però che contestualmente fossero previste le risorse e le strutture pubbliche per il soccorso. Esso quindi non può essere considerato un generalizzato servizio di assistenza sanitaria, ma certamente un importante progetto pilota”. ( assessore Crescioli)

L’idea di questa sperimentazione è nata dal confronto tra l’Ufficio Caccia della Provincia e l’UFMA Igiene Urbana Veterinaria della ASL 10 anche in sguito alle recenti modifiche del Codice della Strada che obbligano coloro che sono coinvolti in sinistri stradali con la presenza di animali al soccorso degli stessi, pena pesanti sanzioni amministrative. Da specificare infatti che non si prevede che questo servizio si occupi di nidiacei, di piccoli nati o di adulti in difficoltà (es. animali finiti in luoghi impropri, come in città, o rimasti intrappolati in reti o in lacci etc), per i quali sono previsti altri tipi di interventi. Nè il servizio può o deve incentivare comportamenti più volte stigmatizzati come quelli del prelievo di piccoli nati, ritenuti erroneamente abbandonati dalle cure parentali ed in realtà semplicemente in attesa del ritorno della madre andata in cerca di cibo.

La Convenzione prevede che ASL 10 metta a disposizione prestazioni mediche di primo soccorso con personale specialistico, assistenza medico-veterinaria ed ogni altra prestazione e cura agli animali con l?impiego di personale idoneo nel periodo di degenza, acquisto e somministrazione di cibo e medicinali. Inoltre si prevede una convenzione da parte di ASL con l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia per garantire adeguato livello di risposta su tutto il territorio provinciale e per fruire delle strutture veterinarie presenti quale presidio territoriale temporaneo, il potenziamento delle convenzioni già adottate con il volontariato per il servizio di raccolta sul territorio ed il supporto operativo, il coinvolgimento degli operatori delle unità funzionali veterinarie della Azienda Sanitaria di Firenze e la compartecipazione della Facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa (Ospedale Veterinario) da tempo convenzionata con la UFMA Igiene Urbana Veterinaria della ASL 10. ASL 10 mette anche a disposizione le  infrastrutture già esistenti nella sede operativa di Pratolino, quali la sala operatoria veterinaria, i recinti e le gabbie.

A fronte di tutto ciò, la Provincia di Firenze si impegna ad erogare € 55.00,00 a favore della ASL 10, ma anche a mettere disposizione la Polizia Provinciale per coadiuvare le attività di soccorso su strada e di raccolta degli animali da recuperare nonché il personale assegnato alla Posizione Organizzativa Caccia e Pesca per le attività di carattere formativo, educativo ed informativo sulla fauna selvatica omeoterma.

Inoltre il centralino della Polizia Provinciale e Sala Operativa della Protezione Civile svolgeranno funzioni di linea dedicata per le segnalazioni da parte degli organi di polizia di animali feriti.

La sperimentazione  in atto ha visto attività di formazione ed aggiornamento sul recupero e la cura della fauna selvatica, a cura della ASL10, rivolte a operatori della Sala Operativa della Protezione Civile, della stessa Azienda Sanitaria, veterinari liberi professionisti, guardie di Vigilanza Volontaria Venatoria, Associazioni Volontariato (ENPA, Amici della Terra, WWF, Guida Verde).

Il numero totale di mammiferi entrati nel circuito realizzato con la sperimentazione facente capo alla ASL, è stato di 183 capi, tra caprioli, cervi, daini, lupi, istrici, cinghiali, volpi .

Di questi, 55 sono stati curati e liberati, 18 liberati immediatamente, 110 sono deceduti. Per gli uccelli gli interventi sono stati invece 215, comprensivi di non protetti (non rientranti quindi nella convenzione e quindi inviati in altri centri), oltre che di protetti e rapaci. Di questi, 100 sono stati curati e liberati e 115 sono deceduti.

Rispetto a questi ultimi dati deve essere sottolineato che l’obiettivo degli interventi non può che essere quello di una cura dell’esemplare ferito finalizzata al suo reinserimento nell’ambiente naturale ed alle possibilità di sopravvivenza in tale ambiente.

In caso di emergenza chiamare:

ASL Veterinaria Valdarno superiore aretino : tel. 055 91061 (centralino e chiedere del servizio veterinario)