di Claudio Molinelli – Nella Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli, a cura dell’Associazione “A tutto volume”, è stato recentemente presentato il libro di Luca Anichini “Alle porte coi sassi. Storia e guida alle porte delle mura di Firenze”, edito da Nicomp di Firenze. Il libro è una puntuale ricognizione sulle trasformazioni architettoniche della cinta muraria fiorentina, con particolare attenzione alle porte; con quest’opera l’autore ha inteso colmare l’assenza di pubblicazioni specifiche sull’argomento riscontrata durante le sue ricerche d’archivio. Il volume scritto in maniera semplice e privo delle pesantezze di certa saggistica, si avvale di foto, piantine e disegni; Anichini ha consultato l’Archivio storico del Comune e ha utilizzato anche il testo scritto dall’architetto Giuseppe Poggi durante i suoi lavori sulle mura nella seconda metà dell’Ottocento. Il titolo riecheggia l’espressione popolare con la quale s’indica l’antica abitudine di tirare sassate alle porte delle mura per avvertire che qualcuno si stava affrettando a rientrare prima della chiusura delle porte stesse.

Il primo capitolo del libro ripercorre l’edificazione della antica cerchia romana; la costruzione della prima cerchia comunale nel 1173 che allargò i confini, a nord fino alla chiesa di San Lorenzo e a sud oltrepassando l’Arno; fino all’ingrandimento della seconda cerchia del 1284, con l’innalzamento delle porte maestre, Porta a Prato, San Gallo, alla Croce, e la costruzione dei ponti sull’Arno. Questa sistemazione che prevedeva all’interno delle mura anche numerosi spazi verdi, destinati all’agricoltura, si mantenne fino all’Ottocento. Questo capitolo contiene le riproduzioni di tutte le piantine urbane, riprese dalla Fabbrica di Palazzo Vecchio, dalla fondazione alla fine del Cinquecento, con l’edificazione della Fortezza da Basso e del Forte Belvedere.

Il secondo capitolo si occupa dei lavori dell’Ottocento in occasione di Firenze capitale d’Italia, col piano regolatore di Giuseppe Poggi del 1865, con l’atterramento di gran parte delle mura, l’edificazione di nuovi quartieri, lo spostamento delle ferrovia e del torrente Mugnone.

Il terzo capitolo mostra la situazione attuale, con la rimanente porzione di mura giunta ai nostri giorni e suggerisce una passeggiata, da compiere preferibilmente in bicicletta nella parte nord, e a piedi in Oltrarno, nelle parte più bella, dal Torrino di Santa Rosa alla Porta San Frediano fino al Forte Belvedere.

Il libro di Anichini è una preziosa fonte d’informazione: grazie all’associazione “A tutto volume” che ne ha potuto permettere la condivisione.