di Claudio Molinelli Alla moda dei flash mob, un incontro informale di un gruppo di persone che si danno appuntamento, sui social e non solo, in un dato luogo a una data ora, con un obiettivo comune.

L’idea è infatti quella di aiutare un negozio del proprio paese attraverso un consumo etico e consapevole: e di farlo con una iniziativa a sorpresa, durante una giornata.

Recentemente è accaduto nel cuore di Grassina, nel Comune di Bagno a Ripoli.

L’idea è venuta a Sara Bassot e Stefano Grassini che si autodefiniscono “formatori, counselor, scrittori, amanti dell’evoluzione dell’essere umano”. “E’ un’iniziativa statunitense – spiega Sara – che nasce da Christopher Smith per salvare dalla chiusura uno storico negozio di vini della sua città”. – Christopher Smith, blogger e ingegnere di Buffalo, mise in atto il primo cash-mob nel luglio 2011 -“Attraverso social network e passaparola è riuscito a radunare 100 persone impegnandole a fare acquisti in un’unica giornata in quel negozio. Il successo dell’iniziativa è stato imitato in ogni parte del mondo e ora arriva per la prima volta a Firenze, nello specifico a Grassina, per aiutare una bottega locale”.

“Ricordiamo – dicono gli organizzatori – che né il negoziante né il ristoratore sono a conoscenza dell’iniziativa, o meglio, dell’esser stati scelti… . Ai primi che arriveranno l’onore di informarli”.

“Non è un’azione politica – sottolineano ancora – ma il tentativo di un gruppo di cittadini di fare qualcosa di buono per l’economia locale. Non è neanche un azione di volontariato da mettere in evidenza, come fanno alcune aziende che devolvono fondi a persone bisognose. Si tratta di aprire gli occhi e vedere dove il nostro seppur piccolo contributo può fare la differenza. e si sa, passetto dopo passetto…”.

Chi fa il prossimo passo?