di Sofia Porcino – La Provincia di Firenze ha riunito il coordinamento degli otto Comuni dell’agglomerato fiorentino per la qualità dell’aria (Firenze, Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Calenzano, Signa e Lastra a Signa) per una analisi dell’andamento dei dati in tema di polveri sottili e inquinamento atmosferico del 2012 e sull’efficacia dei provvedimenti applicati.

Dai dati delle centraline di rilevamento della rete regionale per quanto riguarda il PM10 emerge  conferma di miglioramento rispetto al passato.

Questi i dati 2012 delle tre centraline di fondo urbano: Firenze Bassi ha rilevato 11 superamenti della soglia PM10 di 50 µg(microgrammi)/m3 ed una media annua di 23 µg/m3 (a fronte di 19 superamenti ed una media di 24 µg/m3 nel 2011); Firenze Boboli  7 superamenti ed una media annua di 23 µg/m3 (17 superamenti ed una media annua di 26µg/m3 nel 2011); e Scandicci con 23 superamenti ed una media annua di 27 µg/m3 (37 superamenti ed una media annua di 29 µg/m3 nel 2011). Si ricorda che il limite annuale stabilito dalla normativa europea per le centraline di fondo urbano consiste in 35 superamenti ed una media annua di 40µg/m3 .

Per quanto riguarda le centraline urbane traffico, si registra un miglioramento con riferimento alla centralina di Firenze Viale Gramsci (46 superamenti – erano 55 nel 2011 – e media annuale di 36 µg/m3 – era 38 µg/m3 nel 2011) ed un peggioramento con riferimento alla centralina di Firenze Via Ponte alle Mosse (69 superamenti – erano 59 nel 2011 – e media annuale di 39 µg/m3 – era 38 µg/m3 nel 2011).

Il Coordinamento ha comunque deciso di confermare per il 2013 l’adozione dei provvedimenti urgenti per la lotta all’inquinamento atmosferico causato dalle polveri sottili (PM10) già definito e vigente per il 2012. Si ricorda a questo proposito che ad oggi negli  otto Comuni è già in vigore il cosiddetto “primo modulo” dei provvedimenti consistente nell’invito all’utilizzo dei mezzi pubblici e nel divieto su tutto il territorio comunale di accensione di fuochi liberi a cielo aperto.

Dal 15° superamento della soglia PM10 in una delle centraline urbane dell’agglomerato di Firenze – ad oggi siamo al 7° superamento – scatterà il “secondo modulo”, che consiste nella limitazione del funzionamento degli impianti di riscaldamento (temperature e orari di accensione) e nella limitazione della circolazione in determinate aree urbane per le tipologie di veicoli più inquinanti.

Questi dati sono in contrasto con quelli presentati da Legambiente nel dossier di inizio anno “Mal d’aria” che denuncia invece un forte peggioramento della qualità dell’aria in tutta la regione e in particolare nel territorio della provincia di Firenze che passa dal 40° posto in classifica al 23° posto tra le città più inquinate.

Per leggere l’articolo sul dossier di Legambiente: https://www.orientepress.it/?p=4442