sieve

Fiume Sieve

di Gabriele Ferri Bernardini –

La Sieve, maggiore affluente dell’Arno, nasce da Montecuccoli (770m.s.l.m.) nel Comune di Barberino del Mugello e rappresenta, o almeno rappresentava, la spina dorsale , o se vogliamo il silente compagno della val di Sieve e dei territori limitrofi.

Alcuni interventi dell’uomo, come sempre, hanno modificato la naturalità del corso d’acqua, con tutti i timori e dubbi del caso, basti pensare all’invaso del Bilancino e ai cantieri dell’alta velocità. Certo non tutto è da vedere sotto una luce negativa, ad esempio una più costante e continua portata d’acqua all’affluente dovrebbe garantirne una maggiore qualità, favorita anche dal depuratore di Borgo San Lorenzo e da quello, per il momento avveniristico di Aschieto: sull’argomento stendiamo purtroppo un velo pietoso, ma anche indignato per l’ennesima pagina italica di mala amministrazione, volgarità e noncuranza del territorio.
I cantieri dell’alta velocità hanno portato ad una serie di lavori di consolidamento spondale , ma come sempre sarà la natura a decretare la bontà dell’operato umano con inappellabile verdetto.
Opportuna d’altronde sarebbe una efficace e lungimirante politica di valorizzazione di luoghi, scenari, attività turistiche legate al fiume Sieve, basti pensare a percorsi trekking, a cavallo e a piedi, ad attività canoistica e alla pesca di salmoni e trote salmonate, favorita dal raffreddamento delle acque dovuto all’invaso del Bilancino: il vero cambiamento epocale dovrebbe essere, però, quello di concepire i nostri corsi d’acqua come opportunità per la qualità della vita e quindi luoghi da rispettare.
Da perdere nella memoria l’aspetto minaccioso delle acque nel mese di novembre!