– di Giuseppe Ponterio –
Si arricchisce il “Patrimonio” fiorentino: ancora una volta arriva dalla cultura forte impulso alla ripartenza.
Il Comune di Firenze nel gennaio 2020, chiese di estendere il sito Unesco Patrimonio mondiale centro storico di Firenze all’area che include l’Abbazia di San Miniato, la chiesa di San Salvatore al Monte, le rampe progettate dal Poggi e il piazzale Michelangelo: la richiesta è stata recentemente valutata positivamente da ICOMOS (International Council on Monuments and Sites), organo consultivo dell’Unesco, che si pronuncerà definitivamente il 23 luglio prossimo.
Ma per comprendere a fondo l’importanza di questa decisione facciamo un passo indietro.
Parigi 1945: all’indomani della seconda guerra mondiale nasce UNESCO ( acronimo di United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, in italiano Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura), una agenzia speciale dell’ONU che si pone l’obiettivo di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni attraverso gli strumenti dell’educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione.
La definizione “Patrimonio mondiale” si concretezza il 16 novembre 1972, quando l’ ONU ratifica la Convenzione del Patrimonio mondiale : il primo strumento internazionale ufficiale in grado di esprimere congiuntamente i concetti di protezione della natura e di preservazione dei beni culturali al fine di proteggere i siti di “eccezionale valore universale”, elementi fondamentali per lo sviluppo pacifico delle società di tutto il pianeta.
L’Italia, insieme alla Cina, è il Paese che detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista del Patrimonio mondiale Unesco: sono 55 quelli riconosciuti “Patrimonio dell’umanità”, monumenti, centri storici, parchi archeologici e naturali, luoghi ai quali viene riconosciuto di essere uniche, eccezionali testimonianze del percorso dell’essere umano sulla Terra.
Che cosa occorre per essere inseriti nel Patrimonio mondiale dell’umanità?
Fino alla fine del 2004, sono stati sei i criteri per l’individuazione di beni culturali e quattro quelli per il patrimonio naturale, dal 2005, invece è in vigore solo una lista di dieci criteri: i siti «aspiranti » devono essere di eccezionale valore universale e soddisfare almeno uno dei dieci criteri.
Essere insigniti del titolo di “Sito del Patrimonio mondiale Unesco” è sicuramente un grande onore per la comunità del territorio, ma, al tempo stesso, costituisce un onere, una responsabilità che ricade soprattutto sulle amministrazioni locali.
Il Centro Storico di Firenze è stato dichiarato Sito del Patrimonio mondiale Unesco il 17 dicembre 1982.
Il 23 luglio 2021 sapremo se il « Patrimonio» fiorentino si allarga fino a comprendere l’antica abbazia di San Miniato, capolavoro di architettura romanica, e le zone limitrofe, con enorme soddisfazione di tutta la comunità!