servizio a cura di Jacopo Zucchini e della redazione di OrientePress –  Foto di Edoardo Abruzzese

Noi di OrientePress abbiamo seguito dallo scorso anno il progetto, alla ricerca di alternative alla presenza dei cani fra gli zainetti dei ragazzi tra i banchi!!!

Nella certezza che “si può fare”!

 Così siamo andati a vedere i risultati del primo anno di sperimentazione del progetto “Raccontiamolo fuori”in due istituti fiorentini, il Tecnico per il turismo Marco Polo e il Comprensivo Verdi.

Il progetto, finanziato con 10mila euro dalla FISA CGIL Toscana, si basa sull’osservazione degli studenti nel contesto scolastico, nei momenti di maggiore libertà e negli spazi aperti, cioè quando sono “liberi” dal controllo degli insegnanti, privilegiando sempre e comunque la logica educativa.
Emersione di fenomeni quali violenza di genere, utilizzo e spaccio di stupefacenti, maltrattamenti familiari, conflitti nelle classi, cyberbullismo, disagio, con pronte segnalazioni ai Dirigenti scolastici o agli enti preposti, affrontando così situazioni critiche prima che diventassero ingestibili: sono solo alcuni dei risultati.
Il progetto, svoltosi nel corso dell’anno scolastico 2014-2015, si è basato sulla presenza di due educatori i quali, con cadenza bisettimanale, hanno condiviso le ricreazioni con gli studenti, ascoltandoli, osservandoli e coltivando relazioni. E’ stata individuata anche la figura dello studente-tutor che, su indicazione degli educatori e degli psicologi, è intervenuto direttamente sulle problematiche dei propri coetanei. Sono inoltre avvenuti diversi incontri fra i due psicologi esperti referenti del progetto ed i genitori, i ragazzi e gli insegnanti delle scuole con l’obiettivo di affrontare tematiche legate a problematiche personali, familiari o scolastiche. L’obiettivo del progetto era dimostrare che esiste un’alternativa educativa alla disciplina e al controllo (come ad esempio l’arrivo – in alcune scuole – della polizia in funzione anti spaccio di stupefacenti) molto più utile e rispettosa di tutte le individualità coinvolte nel processo, in grado di intervenire anche in termini preventivi rispetto all’insorgere di fenomeni come le dipendenze, il bullismo e l’isolamento sociale.
Il Verdi e il Marco Polo hanno annunciato che l’anno prossimo ripeteranno il progetto con risorse proprie; ci auguriamo che facciano da apripista con il sostegno delle istituzioni !