a cura della redazione di OrientePress – Il Comune di Pontassieve si è classificato al primo posto nel bando regionale per la realizzazione di residenze destinate all’emergenza abitativa dei cittadini. Il finanziamento ammonta a 1 milione e 300 mila euro ottenuti grazie ad un progetto che prevede di restaurare Casa Rossa (l’edificio all’ingresso di Pontassieve) realizzando nuovi alloggi temporanei per contrastare l’emergenza abitativa.

Il patrimonio immobiliare del Comune di Pontassieve è già costituito da 257 appartamenti, ma dal 2010 al 2011 sono stati 13 gli sfratti per morosità. Per alcune situazioni si è cercato di garantire un alloggio a carico dell’Amministrazione in strutture ricettive del territorio, nell’ultimo anno sono pendenti altri 21 sfratti per morosità. Tra gli immobili di proprietà del Comune di Pontassieve c’era il complesso denominato Casa Rossa, composto da un edificio più piccolo, la “capanna” (recentemente restaurata e adibita a sala espositiva), e da un edificio principale, un immobile costituito da due piani. Il progetto – premiato anche per la sua progettazione oltre che per i fini sociali a cui è destinato – prevede anche la riqualificazione dell’area verde adiacente all’immobile. L’intervento si compone così di elementi che si prestano facilmente allo scambio culturale e sociale e all’interazione tra gli utilizzatori della casa e i cittadini, con l’intenzione di non riprodurre modelli urbani che portano alla creazione di nuclei abitativi assimilabili a ghetti isolati. In un’ottica di efficienza energetica e di criteri di bioedilizia e bioarchitettura propri del Bando, l’Amministrazione si è posta l’obbiettivo di portare l’edificio in classe energetica A.

Il  criterio adottato è stato quello di un restauro volto alla scelta di materiali di recupero e impianti a basso utilizzo di energia, a basso impatto ambientale, la raccolta delle acque meteoriche da impiegare poi per uso irriguo, la raccolta differenziata dei rifiuti ed il compostaggio.