di Jacopo Zucchini- Complice l’ondata di caldo  e la crisi economica i torrenti delle nostre montagne  vengono presi d’assalto da chi cerca refrigerio e magari  anche una discreta abbronzatura.

Può valere la pena riscoprire valide alternative al soggiorno viareggino, sia in termini di spesa (benzina, autostrada, ombrellone, pranzo e quant’altro …) che di piacere ( code, afa, confusione…)

Ci viene in aiuto, come sempre, la Natura le cui risorse sono troppo spesso ignorate se non  addirittura devastate.

Il bagno al fiume  non è sicuramente una novità né storica né geografica.

Sul Tevere, fino alla  metà del secolo scorso esistevano barconi  che funzionavano come stabilimenti balneari. Oggi anche a Copenaghen è normale fare il bagno in città, così come a Zurigo, in Svizzera, dove uomini d’affari a fine giornata si tolgono giacca e cravatta e si rilassano con i piedi nel fiume, sorseggiando una birra e chiacchierando con gli amici.

A Porto, in Portogallo, esiste ancora una vecchia usanza un po’ spericolata: gli adolescenti si tuffano dal ponte di ferro progettato da Gustave Eiffel (quello della Torre parigina…) nelle gelide acque del fiume Douro.
Per non parlare dei Paesi tropicali dove è comune vedere i ragazzi nella foresta che si appendono alle liane e, sfruttandone il dondolio, si tuffano nel fiume.

Nelle Terre del Levante Fiorentino scorrono diversi torrenti  di acqua cristallina e trasparente  dove il bagno diventa occasione di un benessere sconosciuto e gratuito!

Si trovano quasi tutti  alle pendici di Vallombrosa, nel Comune di Reggello e in quello di Pelago.

Un’ esperienza da annotare:  il torrente chiamato Vicano che scorre in località Raggioli, attraversa Donnini e Paterno per sfociare poi nell’Arno a Sant’Ellero.

Per arrivare alla pozza più grande e più soleggiata dobbiamo lasciare la macchina a un chilometro e mezzo, in una frazione chiamata Fontisterni, e  proseguire a piedi in un sentiero che passa vicino alla torre dove Napoleone trascorse una notte durante una delle sue campagne in Italia.

Arrivati in prossimità del torrente un gruppo di ragazzi si esibisce in tuffi i da due metri di altezza: mi raccontano della loro estate al fiume!

Abitano a  Reggello, ogni giorno percorrono dieci chilometri, prima in motorino  poi a piedi attraverso un sentiero molto suggestivo  che porta direttamente allo specchio d’acqua  più grande e profondo.

Poco distante una coppia di turisti tedeschi, strano, hanno preferito il bagno nel Vicano alla Versilia, ci dovrebbe far riflettere!

I ragazzi di Reggello mi dicono che sono parecchi i turisti, soprattutto tedeschi: una ragione è il fatto che il Vicano scorre vicino alla vecchia strada che porta ad Assisi, molto frequentata soprattutto da turisti provenienti  dal resto d’Europa.

Qualche consiglio pratico: per venire a fare il bagno nel Vicano occorre solo un paio di scarpette di gomma “da scoglio”, che si vendono nei negozi sportivi , e ovviamente un asciugamano che permette di distendersi a pochi metri dalla pozza su uno splendido prato verde soleggiato e delimitato dalle vigne.

Il bagno è molto piacevole e rigenerante,  l’acqua è fresca, la sensazione è simile a quella della sauna finlandese quando ti getti addosso l’acqua a dieci gradi dopo essere stato 15 minuti in una stanza dove la temperatura raggiunge i 90 gradi.

L’escursione termica è notevole, però la sensazione di benessere è immediata !