a cura della redazione OrientePress- Tredicimila lettere ad altrettanti destinatari gran parte dei quali erroneamente inseriti per richiedere ticket non pagati.

Molti fiorentini, e non solo,  in questi giorni si vedono richiedere soldi non dovuti, in particolar modo per prestazioni di pronto soccorso.
Il pasticcio coinvolge Asl di Firenze e Careggi che collaborano per riscuotere i crediti.

L’azienda sanitaria da anni ha avviato una campagna per recuperare il denaro dai cosiddetti “falsi esenti” cioè da coloro che volontariamente, o molto spesso involontariamente, non hanno pagato le prestazioni sanitarie pur non facendo parte delle categorie che, per motivi economici o di salute, hanno accesso gratuito.

La Asl si è resa conto in questi giorni del problema, pare legato al modo in cui sono stati analizzati i dati inviati da Careggi, e ha già deciso di prendere provvedimenti. “Intanto i tempi di pagamento passeranno da 30 a 60 giorni, perché ogni cittadino possa chiarire meglio la sua posizione”, spiegano dall’azienda che ha attivato un numero a cui possono chiamare i cittadini in caso di dubbi.
Il sistema prevede che Careggi venga pagato dalle Asl per le prestazioni svolte. L’azienda sanitaria fiorentina ha versato la sua parte al policlinico e ora riscuote i ticket non pagati dai cittadini. A partire dal 15 dicembre scorso sono iniziate a partire lettere per chiedere conto di circa 13mila visite, esami, accertamenti radiologici svolti tra il 2004 e il 2011. “Mi chiedono soldi per un intervento del pronto soccorso del 2006  racconta una donna  Mi ero ferita alla testa e sono stata trasportata al pronto soccorso, dove mi hanno messo trenta punti. Ora mi richiedono il ticket per la cura d’urgenza e per la visita successiva”.

Il problema riguarda proprio i dati del pronto soccorso di Careggi.

In fase di elaborazione la Asl li avrebbe messi insieme ad altre prestazioni specialistiche. Ma il servizio di emergenza è particolare perché il ticket lo devono pagare solo i non esenti con un codice bianco o azzurro, cioè che hanno problemi particolarmente banali. A causa dell’errore i soldi vengono invece richiesti in questi giorni a tutti coloro che sono passati dal pronto soccorso. Tra l’altro, almeno fino al 2011, il ticket per i codici bianchi (di 10 euro fino al 2005 e di 25 o 50 dopo) non veniva quasi mai riscosso  in caso di emergenza.
Quelli che stanno arrivando in questi giorni ai fiorentini sono avvisi bonari di pagamento. Nelle lettere si spiega che è possibile chiarire la propria situazione con la Asl e che ci sono 30 giorni per pagare. Il termine ieri è stato procrastinato a 60 giorni.