di Nicoletta Curradi – L’ Amministrazione Comunale e l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Bagno a Ripoli annunciano la scomparsa di Pietro Ferruzzi, partigiano, per molti anni Presidente della sezione Anpi di Bagno a Ripoli, avvenuta ad Antella domenica 5 febbraio 2012. La salma di Pietro Ferruzzi, che era nato a Greve in Chianti il 29 giugno 1929, è esposta alle cappelle del commiato del cimitero monumentale di Antella, dove Ferruzzi viveva.

“Pietro Ferruzzi – ha dichiarato il presidente dell’Anpi di Bagno a Ripoli Luigi Remaschi – è stato una delle più importanti figure di Bagno a Ripoli nell’esperienza della lotta di Liberazione e, per tutto il successivo periodo, nell’impegno costante di salvaguardia e sviluppo della memoria e dei valori dell’antifascismo e della Resistenza. Giovanissimo, partecipò come staffetta alle comunicazioni della Brigata Sinigaglia, di cui faceva parte il fratello Ferrero, caduto martire il giorno precedente alla liberazione del Comune di Bagno a Ripoli (3 agosto 1944). Pietro Ferruzzi soccorse il fratello ferito trasportandolo su un carretto fino ad Antella, dove poco dopo morì. Questo tragico episodio e tutta l’epopea della guerra di liberazione dal Nazifascismo costituiranno la traccia morale e civile di Pietro Ferruzzi per tutta la vita. Il suo impegno si è manifestato in ogni attività che comportasse l’esaltazione della libertà, dell’uguaglianza e della democrazia a partire dai cittadini più umili e indifesi. Si è dedicato al rafforzamento delle organizzazioni sociali che rappresentavano il compimento delle sue idee di convivenza democratica (sindacato, associazionismo, solidarietà). In particolare, decisivo è stato il suo lavoro di indefesso militante dell’Anpi. In ogni sua attività rifulgevano il suo disinteresse personale, la grande generosità e un altissimo rigore morale, che sono stati fonte di insegnamento per le generazioni successive”.

“Ho conosciuto Pietro Ferruzzi molti anni fa – ha aggiunto il sindaco Luciano Bartolini – ed è stato un punto di riferimento importante per la mia esperienza politica: era un uomo semplicissimo, di profonda umanità, marcata sensibilità, dolcezza e forza. Non potrò mai dimenticare il suo essere pieno di valori e di eticità: dalle sue azioni sono sempre stati assenti i secondi fini. Con la scomparsa di quest’uomo limpido e cristallino, si perde un grande difensore e fautore della democrazia e un antifascista che si è battuto sempre per la libertà e la giustizia sociale. Il suo insegnamento e la sua rettitudine sono per tutti noi e per i giovani un tesoro da custodire e su cui riflettere. L’ intera Amministrazione e tutta la comunità di Bagno a Ripoli si stringe intorno alla famiglia e all’Anpi”.