Le “montagne fiorentine” inserite nel programma internazionale per l’uso sostenibile delle foreste e dei paesaggi forestali.

di  Jacopo Zucchini – L’Unione dei Comuni di Valdarno e Valdisieve è stata ammessa prima, in assoluto, in Italia e seconda in Europa a far parte della prestigiosa associazione “Model Forest”.

La designazione ha ricevuto l’ufficialità il 24 novembre scorso  in Francia, a Ramatuelle, durante il meeting internazionale “Mediterraneum Forum”: il riconoscimento è stato conferito dalla Segreteria della Rete Internazionale presieduta da un rappresentante del governo canadese.

La rete Internazionale delle Foreste Modello è un’associazione volontaria di partner di tutto il mondo che ha per scopo la diffusione della gestione e l’uso sostenibile delle foreste e dei paesaggi forestali.

L’idea di Foresta Modello nasce in Canada e si fonda sul principio di un’ampia collaborazione che ha come obiettivo la sostenibilità della foresta e in via preferenziale e strategica,  l’incremento  attraverso l’innovazione della qualità della vita nelle aree rurali.

In una  Foresta Modello i membri associati devono vivere e prendersi cura di un territorio forestale ben definito  rendendolo migliore e garantendone la sua sostenibilità.

Coloro che aderiscono a questa realtà pur essendo persone con interessi e prospettive diverse formano una struttura fondata sull’obiettivo di gestire le risorse naturali nel modo più conveniente possibile in accordo con il loro sistema economico, culturale e sopratutto, in modo da salvaguardare il destino delle generazioni future.

I volontari determinano il significato di sostenibilità nel loro specifico contesto, sviluppano un obiettivo comune e un piano di azioni pluriennale detto Piano Strategico; tuttavia una Foresta Modello non è un progetto, ma è un processo di lunga durata che ha un inizio, ma non una fine stabilita.

La Foresta Modello non è una riserva naturale impenetrabile, difficile da accedervi per non molestarne i complessi equilibri naturali; al contrario è un luogo dove il bosco entra in contatto con le attività umane in una relazione che arricchisce entrambi e da cui nasce l’opportunità, anche economica, che il verde da a chi lo occupa e di conseguenza l’attenzione a salvaguardarlo è garanzia per  il futuro.

Da segnalare il grande impegno assunto dall’Unione dei Comuni e dalla Montagna Fiorentina per il suo sostenere ,insieme agli abitanti del luogo, quella porzione di boschi che va dalle marronete di San Godenzo ai secolari abeti bianchi di Vallombrosa.