a cura della redazione di OrientePress – Renato Guttuso, Giacomo Manzù, Aligi Sassu, Bruno Caruso sono fra gli artisti facenti parte della collezione La Colonna che troverà fissa dimora presso il Comune di Pelago.

Un immenso patrimonio artistico, composto nella sua interezza da 262 dipinti e da altro materiale documentario, tutto risalente al realismo italiano degli anni ’50, già  in parte concesso in comodato d’uso gratuito al Comune di Pelago.

Si tratta della collezione della galleria La Colonna di Milano appartenente alla famiglia Ubaldi-Ingrosso, erede di Renata Usiglio, fondatrice e promotrice della galleria.

La specificità della collezione consiste nella sua peculiare caratterizzazione: si tratta della più ricca raccolta esistente di opere appartenenti solo ed esclusivamente al movimento del realismo italiano.

Renata Usiglio riuscì negli anni del dopoguerra a creare attorno a sé un circolo di artisti e intellettuali che divennero il motore propulsivo della ricerca realista, la collezione La Colonna è dunque il frutto di questi particolari rapporti.

Riconoscente di ricevere un così importante corpus di opere e di essere il beneficiario di una donazione che è un fatto unico in Italia, il Comune di Pelago presenterà una piccola parte della collezione il 7 e l’8 settembre prossimi .

Durante la mattina del 7 settembre 2013 nella sala consiliare del Comune di Pelago alle ore 11.00 si terrà il convegno dal titolo La collezione restituita: la galleria La Colonna, ieri, oggi e domani. Renata Usiglio ed il Realismo degli anni ‘50”.

Per meglio presentare le opere e le finalità di questa raccolta, in occasione del convegno vengono esposte 12 opere esemplificative del tempo e dello spirito degli artisti de “La Colonna”, tra queste “La Cucitrice” di Renato Guttuso, i disegni di vita quotidiana di Arnaldo Badodi e Bruno Caruso e alcune litografie di Giacomo Manzù.

L’obiettivo di questa operazione della famiglia Ubaldi –Ingrosso di cui il Comune di Pelago si è fatto portavoce: creare un centro di arte contemporanea che valorizzi e rivitalizzi l’intera collezione e che si ponga come polo di studi di rilievo nazionale e internazionale sul realismo italiano degli anni ’50.

Ecco il motivo per cui è stato scelto proprio il Comune di Pelago: una piccola realtà che ha le potenzialità per trasformare la collezione Colonna nel suo più importante patrimonio, garantendone la memoria nel tempo.