servizio a cura della classe 2^ C dell’Istituto comprensivo “Masaccio “
di San Giovanni Valdarno
Il partigiano Ezio Raspanti, custode della memoria e della libertà!
Ma di che cosa stiamo parlando??
Edizione n.23 per il Campionato di giornalismo’, il progetto del quotidiano La Nazione in collaborazione con la Regione Toscana che ha visto l’impegno di
diciassette scuole, centinaia di studenti, decine di insegnanti, trentaquattro pagine prima pensate, poi realizzate e infine pubblicate.
Un progetto che piace ai ragazzi , pronti a immedesimarsi nel ruolo di cronisti per documentare argomenti particolarmente vicini alla loro sensibilità.
Vittoriosa per il 2025 la classe Seconda C dell’Istituto Comprensivo “Masaccio” di San Giovanni Valdarno.
Ecco un esempio di “buona scuola”!
Riflettendo sulla ricorrenza dell’80esimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, abbiamo compreso meglio l’importanza di preservare la memoria e il ricordo di coloro che scelsero di lottare per la democrazia, anche a rischio della vita.
Come Ezio Raspanti, il partigiano al quale è dedicata la nostra aula di Lettere allestita secondo il progetto DADA, la Didattica per Ambienti Apprendimento.
La sua storia è quella di tanti ragazzi che decisero di combattere per la libertà.
Nato nel 1927, Ezio entrò a soli 16 anni nella banda della “Teppa Volante” che operava nella provincia di Arezzo e per la sua giovane età fu soprannominato “Mascotte”.
E’ stato premiato, dopo la fine del conflitto, con la medaglia d’argento al Valor militare con la motivazione che segue:
“Valoroso patriota convinto assertore dei principi di libertà e fiero oppositore di qualunque forza di oppressione”. Al termine della guerra, ha dedicato il resto della sua vita a raccogliere testimonianze e a conservarle in un archivio storico nella sede dell’ANPI di Foiano della Chiana, il suo paese natale.
Abbiamo così imparato cosa sia questa Associazione che si occupa di recuperare documenti e di sostenere iniziative che permettano di non dimenticare il valore della Resistenza. Per questo Ezio Raspanti, fino alla sua morte a 88 anni nel 2015, è andato nelle scuole a raccontare alle giovani generazioni la sua esperienza, ma soprattutto le motivazioni della sua scelta di lasciare in eredità agli studenti come noi il testimone dell’impegno civile e della democrazia.