di Nadia Fondelli, foto di Edoardo AbruzzeseL’XI Forum dell’Informazione cattolica dal titolo “Coltivare e custodire le risorse naturali per nutrire l’Umanità” è stato l’evento giusto, al posto giusto, nel momento giusto. Proprio il giorno prima che i giornalisti si trovassero a L’Aquila, con un tempismo perfetto, è stata resa pubblica la rivoluzionaria enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”, già definita l’enciclica verde che puntella la visione autenticamente francescana di questo pontefice che non finisce mai di stupirci. L’anima verde del resto è da sempre, fin dal nome stesso dell’associazione, nelle corde anche dell’organizzazione dell’evento, GreenAccord onlus, che alla XI edizione dedicata alla stampa nazionale ha fatto il colpo grosso, ma che già da anni affronta i temi ecologici e la salvaguardia del creato. Una due giorni intensa di lavori nella città de L’Aquila che nonostante i segni evidenti della recente ferita ha mostrato la voglia di andare oltre facendosi essa stessa simbolo di quella voglia di cambiamento possibile per poter consegnare ai nostri figli un pianeta non più violentato e depredato dall’incoscienza dell’uomo. Grandi personaggi si sono alternati sul palco per portare testimonianze vivide e concrete con le loro relazioni. Come sfamare oggi chi non ha accesso al cibo, come i cambiamenti climatici incidono sulle produzioni agricole, qual è l’approccio dell’agricoltura davanti al dominio delle multinazionali, come si può realmente tutelare il suolo, verificare la tracciabilità e salvaguardare la dieta mediterranea, patrimonio Unesco e paradossalmente oggi poco applicata per colpa della crisi economica mondiale, come dare valore alle biodiversità e come porsi davanti agli Ogm. Prima di concludere con una vivace tavola rotonda, ficcante l’intervento delle “mamme volanti” di Castenedolo, esempio di come i cittadini, unitisi spontaneamente possano diventare vere sentinelle a tutela del proprio territorio. Loro infatti, sono solo un gruppetto di mamme e casalinghe che sono riuscite con forza e volontà a difendere il futuro dei loro figli smascherando la loro “terra dei buchi” con filmanti aerei che svelano cosa celano davvero le “cave” sottocasa difese da tanti in quanto fonte di reddito per gli abitanti, ma bombe ecologiche con stoccaggio di materiali di scarto pericolosissimi. Difendere il pianeta, la terra e la natura è possibile da ogni angolazione laica e cattolica che sia e il forum de l’Aquila lo ha dimostrato. A noi giornalisti il dovere di ricordare spesso questa rivoluzione culturale radicale – come ha definito l’Enciclica larcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia – e far sì che il grido di allarme lanciato da Papa Francesco non venga stravolto da interpretazioni ipocrite di facciata o demonizzato da coloro che assassinano la salute pubblica arricchendo le loro tasche. Essere ecologisti e difendere il pianeta si può senza sembrare radical chic!

Dida foto: Edoardo Abruzzese, Longiarù, Cima dodici, settembre 2014