di Mariantonietta Rasulo – Cambia il look per il paniere Istat ossia l’elenco di prodotti e servizi utilizzato per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo nel 2013.

Entra nel paniere per la prima volta il gas metano per auto, mentre viene ampliata la gamma dei prodotti in cui si articolano le posizioni di smatrphone e tablet pc che ora comprendono i tablet (che combinano le caratteristiche degli smartphone e dei mini tablet) e i tablet utilizzabili come notebook.

Inoltre, nella voce abbigliamento per bambino (3-13 anni) vengono introdotte cinque nuove posizioni.

Filetto di merluzzo congelato e amaro, entrano nel paniere per sostituire nasello surgelato e brandy così da rappresentare meglio le abitudini di spesa dei consumatori espresse nel 2012 nell’ambito dei relativi segmenti di consumo.

In linea con tali revisioni si colloca poi l’ingresso della posizione rappresentativa pancetta in confezione nel segmento di consumo salumi in confezione e l’eliminazione della posizione pancetta dal segmento salumi al banco. Tra le new entry è possibile annoverare anche le voci tuta, pigiama, pullover, giaccone e giubbotto in tessuto, lettiera per gatti, passaporto, lampada da tavolo.

È stata anche inserita la posizione rappresentativa reintegratore energetico, come bevanda.

Esce definitivamente la voce diario-agenda, che comprendeva sia l’agenda professionale sia il diario scolastico e le posizioni rappresentative netbook e mediazione civile: la prima perché si è ridotta la spesa delle famiglie destinata a tale bene e di conseguenza vi è una notevole diminuzione dell’offerta, la seconda a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 24 ottobre 2012 che ne ha cancellato l’obbligatorietà, inizialmente prevista per alcune materie.

Aumenta rispetto al 2012 il peso relativo delle divisioni di spesa quali abitazione, acqua, elettricità e combustibili, servizi ricettivi e ristorazione, mobili, articoli e servizi per la casa.

Mentre per le divisioni servizi sanitari e spese per la salute, abbigliamento e calzature il peso relativo è diminuito rispetto al 2012.

Per tutto il 2013 l’Istat misurerà l’andamento dei prezzi analizzando 1429 prodotti rispetto ai 1383 del 2012.