A cura della redazione di OrientePress –  L’Italia è all’ultimo posto in Europa per la spesa nella cultura e al penultimo per il finanziamento all’istruzione; lo sconfortante dato emerge da un recente studio dell’Eurostat. Con questa doverosa premessa è più facile capire come possano accadere certi fatti nel nostro territorio.

Un esempio.

A Londa non si riesce a terminare i lavori per la costruzione della scuola. Di qui la protesta che ha coinvolto l’intero paese nella richiesta che a settembre la nuova scuola sia aperta. Moltissimi cittadini hanno sostenuto il Sindaco Murras  che insieme a molti sindaci della provincia di Firenze, al Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani, al presidente del Consiglio Provinciale Piero Giunti e al rappresentante del coordinamento ANCI per i piccoli comuni Marco Semplici, si è incatenato per protestare contro il patto di stabilità che impedisce di terminare la nuova scuola di Londa.

Dopo varie vicissitudini infatti il nuovo plesso scolastico di Londa è quasi pronto, mancano pochi lavori  e  dopo quasi 9 anni … finalmente i ragazzi (il plesso ospiterà 170 studenti) potrebbero tornare in una scuola. Gli interventi per  riaprire il plesso sono davvero pochi: una passerella di accesso, le scale interne e le scale di sicurezza, un vano ascensore e la sistemazione del tetto, tutto il resto è appaltato e i lavori stanno per essere conclusi. Purtroppo però il “patto di stabilità” non permette di portare i lavori a termine; il Comune di Londa non può, infatti, appaltare gli ultimi lavori, e questo porta ad un nuovo stop con il rischio di non poter riaprire la scuola a settembre.
A sostenere la protesta anche i commercianti che hanno organizzato una serrata “simbolica” e tutti i bambini delle scuole medie, elementari e materna  che erano all’esterno del cantiere con le loro insegnanti ed hanno gridato per tutto il tempo della manifestazione “vogliamo la scuola”.
La solidarietà oltre che da tutta la cittadinanza e dalle autorità presenti è arrivata anche dai parlamentari fiorentini, i presidenti della regione e della provincia, gli assessori e i consiglieri regionali.

“Un importante messaggio ci è arrivato da Valeria Fedeli, Vice Presidente del Senato – afferma il sindaco di Londa Aleandro Murras – che oltre a dare la sua adesione alla manifestazione, ci ha assicurato che i parlamentari si impegneranno al più presto per arrivare all’eliminazione del patto di stabilità per i piccoli comuni ed alla sua modifica per quanto riguarda quelli più grandi. Speriamo che sia veramente così, quello che mi ha fatto piacere oggi è vedere che tutto il paese è unito per far sì che la scuola sia finita e sia finita adesso”.
Nella mattinata si è anche svolto un consiglio comunale aperto durante il quale è stato approvato un ordine del giorno dove, naturalmente, si chiede l’eliminazione del patto di stabilità per i piccoli comuni.