di Nadia Fondelli – Appassionato, sanguigno, genuino e intellettualmente corretto sempre, anche a costo di crearsi nemici.
Il “Bastian Contrario” non è stato un titolo a caso per una sua seguitissima trasmissione che, negli anni ’70 in piena epopea delle televisioni libere ha sdoganato in tv, molto prima che sulle reti nazionali, il talk show calcistico quando ancora del calcio non c’era lo spezzatino indigesto di questi tempi.

Il Brivido Sportivo lo aveva ereditato dal padre che nel 1927  l’aveva fondato e l’aveva portato avanti affiancando dalla nascita la squadra viola, amatissima, fino al 1984 quando gettò la spugna intuendo, in tempi non sospetti, la deriva solo business del calcio moderno.

Uomo arguto e di grandi intuizioni non a caso è stato colui che nel 1982 ha inventato quell’adesivo col leoncino viola spernacchiante che impazzava su tutte le auto e moto di Firenze dopo la dolorosa perdita dello scudetto in dirittura d’arrivo per mano dell’odiata avversaria di sempre.
“Meglio secondi che ladri” è uno slogan-mito che forse dovrebbe essere portato d’esempio anche nelle scuole di comunicazione per la sua genialità fulminante che riporta ad una Firenze dove esistevano ancora le zingarate e gli amici miei.

Difficile scrivere adesso e poi scrivere di lui. Per me semplicemente il Direttore.
Appartengo alla sua seconda vita giornalistica, ma ricordo ancora l’emozione del nostro primo incontro dato che lo conoscevo e apprezzavo dai tempi del Brivido.

Sotto la sua ala protettiva sono cresciuti più di una generazione di giornalisti fiorentini, oggi affermati professionisti che mai si sono scordati dei suoi insegnamenti.

Uno dei pochi che nei giovani ha sempre creduto e che a giovani senza esperienza in cui intravedeva il fuoco sacro della professione giornalistica affidava la redazione.
Sempre al tuo fianco e correggendoti, magari con le sue brontolate, ma con grande entusiasmo e voglia di dare.

Pochi forse si ricordano dato il grande amore e l’aver seguito sempre la Fiorentina che è stato un pioniere e innovatore anche nel campo del giornalismo turistico.
Era il 1991 infatti quando con un’idea geniale in testa volle condividerla con me armata solo da tanti sogni e speranze.
Nacque così Toscana&Chianti News il primo ed unico giornale turistico redatto integramente in italiano, inglese e tedesco che serviva ad accogliere i turisti che a quell’alba degli anni ’90 stavano incominciando ad affacciarsi numerosi in Toscana. Abbiamo accompagnato con quel giornale lo sviluppo dell’agriturismo, abbiamo vissuto fianco a fianco tanti anni faticosi ed entusiasmanti. Un pioniere ed innovatore anche in questo, ancora una volta.

Piangemmo insieme quando la Fiorentina fallì e poi ci risolevammo subito spinti dalla voglia che quello era il momento giusto per far rinascere Il Brivido Sportivo, almeno on line.
Un’altra faticaccia, ma quanto entusiasmo sempre, vicino a lui.
E poi nel 2007 l’ultimo lavoro insieme quell’opera faraonica libraria di “80 anni di storia Fiorentina” quando decidemmo di raccontare  in modo diverso la storia della città e della sua squadra mescolando in un volume calcio, storia, emozioni e ricordi.

Poi le nostre strade si sono divise, ma ho sempre affermato, con orgoglio chi era il mio maestro

Grazie Paolo Melani, grazie di tutto quello che hai dato e scusami se, per una volta ti do del tu, abbattendo quel mio “lei” che nei tuoi confronti è sempre stato di rispetto nonostante abbiamo vissuto fianco a fianco di scrivania per 18 anni.
Ripensandoci grazie è davvero poco. Ti porterò sempre nel mio cuore, maestro di vita.