di Jacopo Zucchini–  Il Ministero dell’Interno ha approvato la legge Del Rio n.56/14 relativa alla scadenza degli organi delle Province, organi che però resteranno in carica nella piena titolarità delle funzioni attualmente esercitate fino alla scadenza del quinquennio.

La nota specifica che “fino alla scadenza del quinquennio, gli organi restano in carica nella piena titolarità delle funzioni attualmente esercitate”. Inoltre specifica che il computo per definire il termine del mandato elettivo “decorre dalla data di proclamazione degli eletti”.
Tutte le Province sono in subbuglio e stanno prendendo tempo per affrontare  l’iter burocratico della legge e cercando di procrastinare il proprio mandato anche oltre la data stabilita dalla legge.
Anche la Provincia di Firenze in fibrillazione si è mossa recentemente organizzando un incontro tra giornalisti e giunta all’interno del quale l’argomento clou è stato il  fatto che  dal 22 giugno 2014 gli assessori e il presidente non saranno più retribuiti.
L’ intento manifestato ed espresso è sato quello di continuare a svolgere il proprio lavoro a titolo gratuito fino a dicembre 2014,  ma teoricamente potrebbero abbandonare i propri incarichi alla data di scadenza della retribuzione lasciando le funzioni della Provincia totalmente scoperte.
“Negli ultimi sei mesi la situazione sarà ancora più complicata. Non sarebbe corretto far pagare ai cittadini ulteriori disagi prodotti da una legge che ha molti difetti. Per questo motivo continueremo a guidare la Provincia di Firenze fino a dicembre, anche senza stipendio”.
“Ci avviamo verso un periodo molto complicato perché ci troveremo ad affrontare una situazione del tutto inedita. Nella legge vi sono delle incongruenze che dovremo cercare di risolvere con il buon senso, ma non sarà facile. Ad esempio, la legge Delrio ci impone di non fare nuove spese e di limitarci alla conservazione del patrimonio. Attenzione! Dice patrimonio, non mantenimento dei servizi ai cittadini. Faccio un esempio: se nei prossimi sei mesi cede il tetto di una scuola, noi dobbiamo limitarci a chiudere la scuola per impedire danni ulteriori al patrimonio, ma non possiamo impegnare risorse per trovare soluzioni in breve tempo per eliminare i disagi. Non possiamo fare nuovi progetti per ospitare gli studenti, ce lo impedisce la legge”.
“Le giunte a Palazzo Medici continueranno a svolgersi, dunque, ma compatibilmente con gli impegni lavorativi di ciascun membro. Perché appare evidente che d’aria non si vive e ogni assessore ritornerà ad occuparsi della professione che svolgeva prima dell’incarico”.

Questo è quanto è stato confermato dal presidente Barducci e da tutti i componenti della giunta provinciale nel momento in cui si sta avvicinando la fine del mandato e sta per iniziare il periodo di gestione provvisoria stabilito dalla legge: i propositi sono buoni, vedremo in pratica che cosa succede!