di Jacopo Zucchini– A Pontassieve sono state recentemente installate statue in bronzo su tutto il territorio comunale, operazione  che molti cittadini  della comunità hanno criticato duramente.

Sono le “Isole”, giunoniche sculture di Franco Mauro Franchi che, dopo l’ esposizione prolungata nel museo e nell’area archeologica di Fiesole,  sono approdate a Pontassieve collocate in molti luoghi pubblici del Comune e delle frazioni.

L’operazione sembra non abbia avuto costi per l’amministrazione comunale: in collaborazione con il Comune di Fiesole ha approfittato dello spostamento .

“Sono opere di grandi dimensioni  – spiega il curatore della mostra Filippo Lotti che ben si relazionano  con l’ambiente circostante pur mantenendo una sorta di distacco partecipato emergendo proprio come isole”.

Se osserviamo il dettaglio delle collocazioni, le sculture sono state posizionate all’interno del Palazzo Comunale, in piazza Vittorio Emanuele II, in  piazza della stazione,  nella rotatoria Vicas (dove fra l’altro è presente anche la statua del Talani), sul ponte mediceo, in  piazza XIV Martiri e in piazza Mosca.

Alle Sieci nella rotatoria di via Aretina e in piazza degli Albizi  dove grazie alla predisposizione progettuale realizzata dall’ufficio tecnico comunale questo opere scultoree trovano una giusta dimensione.

Se adessso ci guardiamo intorno non è difficile rendersi conto come la cittadina di Pontassieve negli ultimi due anni sia diventato il paese delle statue:” La pillola della Felicità”di Leonardo Bossio, “Oriri” di Elena Giachi,  “Il Marinaio” di Giampaolo Talani, “Ettore” di Roberto Coccoloni.
Insomma un vero e proprio “affollamento” di opere con le quali gli abitanti non riescono a relazionare, non ne hanno il tempo: appena subentra, sempre con fatica, una certa familiarità è la volta di nuove “presenze ingombranti” di cui faticoso è comprenderne il significato.

E non sto parlando di critica d’arte, quella la lascio agli esperti in materia, ma di sensibilità collettiva, quella che ciascuno ha dentro e della quale cerca all’esterno una corrispondenza: come è difficile che tutto ciò accada di questi tempi camminando tra  strade e piazze di Pontassieve!

Ah, l’arte contemporanea… e non solo!