di Claudio Molinelli  – Con la firma della convenzione da parte dei rappresentanti dei dieci comuni aderenti, insieme con la Provincia di Firenze, nasce il “Sistema museale territoriale del Chianti e del Valdarno”.

Del progetto così importante per il nostro territorio ci siamo già occupati al momento in cui l’idea ha cominciato a prendere forma (cfr “10 Comuni per un Museo”-  https://www.orientepress.it/?p=4561  )

Ecco i Comuni coinvolti: Bagno a Ripoli, Figline Valdarno, Greve in Chianti, Impruneta, Incisa Valdarno, Reggello, Rignano sull’Arno, San Casciano Val di Pesa, Unione dei Comuni del Chianti (Barberino val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa).

Una rete in grado di proporre ai turisti del territorio un itinerario culturale completo e una promozione turistica coordinata attraverso l’uso di un marchio unico ben riconoscibile, un sito web unificato, la segnaletica, la stesura di depliant, guide e cataloghi e l’ideazione di calendari di eventi.

Il Comune di San Casciano, come capofila del progetto, è chiamato a sviluppare e realizzare i programmi necessari alla crescita del Sistema museale, mentre alla Provincia di Firenze è affidato il ruolo di coordinamento generale.

Il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, sottolinea con soddisfazione la collaborazione tra le istituzioni : “ La convenzione promuove una rete museale, con l’obiettivo di valorizzare un patrimonio esteso, ricco e pieno di bellezza come quello del nostro territorio, per farlo conoscere sempre meglio. Ci rivolgiamo ai grandi flussi turistici con un’offerta artistica e culturale ben articolata: la convenzione contiene direttive concrete, come ad esempio l’utilizzo di un marchio unico. La Provincia si assume una funzione di coordinamento e di sostegno economico, con l’impegno di trovare le risorse necessarie. Il progetto non è indirizzato solo ai turisti, ma deve coinvolgere anche le nostre scuole, e attraverso le visite guidate si propone anche come occasione didattica”.

L’Assessore alla cultura di San Casciano, Chiara Molducci, parla a nome di tutte le amministrazioni interessate: “ Questa convenzione ha alle spalle un lungo lavoro fatto di sperimentazione di progetti cominciata nel 2009. Abbiamo deciso di condividere le piccole risorse che abbiamo, e devo dire che i tagli alla cultura, in questo caso, hanno funzionato da stimolo per ottimizzare le risorse. I cittadini devono conoscere il loro territorio e trasmettere questo patrimonio avuto in eredità, e il ruolo dei comuni in materia di difesa dei beni culturali è fondamentale. Per questo abbiamo deciso di metterci in rete e di continuare a dedicarci alla cultura”.

Dodici spazi museali sono già riuniti sotto un unico sistema museale territoriale: Antiquarium di Sant’Appiano (Barberino Val d’Elsa); Pieve di san Leonino (Rignano sull’Arno); Museo d’Arte Sacra di San Francesco( Greve in Chianti); Museo Masaccio-Pieve di Cascia (Reggello); Museo di San Casciano; Museo d’Arte Sacra del Tesoro di Santa Maria (Impruneta); Museo d’Arte Sacra (Tavarnelle Val di Pesa); Museo d’Arte Sacra (Incisa Valdarno); Oratorio di Santa Caterina delle Ruote (Bagno a Ripoli); Museo d’Arte Sacra dell’Abbazia di Vallombrosa (Reggello); Museo Emilio Ferrari della cultura contadina (San Donato in Poggio); Museo d’Arte Sacra della Collegiata di Santa Maria (Figline Valdarno).