– a cura di Giuseppe Ponterio, foto di Edoardo Abruzzese-
Ammontano a 600 milioni di euro i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinati alla realizzazione e alla manutenzione di piste ciclabili.
Lo afferma il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini, il quale ha auspicato una nuova stagione di sperimentazioni nelle maggiori città italiane.
D’altronde, la parola d’ordine che risuona con sempre maggior fragore, oggi, è “green”…
E la prossima Cop26 di Glasgow è pronta a ricordarcelo!
Nel panorama italiano Firenze, per sensibilità e investimenti, occupa certamente un posto d’onore. Il Comune, infatti, dopo aver stanziato generose somme di denaro nella rete tramviaria, ha deciso di ampliare ulteriormente propria “bicipolitana”.
Lo scorso settembre, sono stati approvati i progetti di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di due nuovi percorsi: la pista gialla che collegherà tutti i tratti ciclabili tra la zona di Castello e l’area di Ponte a Greve, la pista arancione, invece, quelli tra il polo sanitario di Careggi e quello del nuovo Ospedale San Giovanni di Dio; la rete ciclabile del capoluogo toscano potrà vantare, così, ben otto tracciati.
Eppure le iniziative di trasporto eco-sostenibile non si limitano al solo territorio metropolitano…L’intera Regione Toscana, già da tempo, sembra fare da capofila!
È nel 2019 che nasce a Follonica, in provincia di Grosseto, la prima pista ciclabile in Italia in plastica riciclata. Il progetto trae ispirazione, strizzando l’occhio ad un Paese europeo da sempre “ciclabile”, l’Olanda: nel 2018 a Zwolle viene realizzato, infatti, il primo tratto di percorso ciclabile al mondo in plastica riciclata. Così l’anno successivo, la cittadina costiera del grossetano, riutilizzando sessantamila bottiglie di plastica raccolte dal Comune, grazie anche alla collaborazione della cittadinanza, replica l’esperimento nederlandese per i primi venti metri di percorso.
Le opportunità e le sfide che le piste ciclabili offrono, si snodano su due binari fondamentali: cura dell’ambiente e incremento del turismo.
E dal Tirreno all’Adriatico, il nostro, è davvero un Paese straordinario! Soprattutto se si ha la possibilità di ammirarne le bellezze naturali in bicicletta, assaporandone con calma l’essenza. Questo è l’ambizioso progetto ribattezzato “Due mari: Grosseto, Siena, Arezzo”. Nella primavera scorsa, è stato approvato il Protocollo d’intesa dalla giunta regionale per l’avvio della fase di progettazione di una nuova ciclovia, in grado di attraversare Toscana, Umbria e Marche. Il progetto, curato direttamente dalla Regione Toscana, è suddiviso in tre itinerari cicloturistici con l’intento di collegare sinergicamente le specificità di ciascun territorio: dalla Maremma alle valli aretine. Cultura e sostenibilità diventano, così, le chiavi di un turismo consapevole che apporta realmente valore aggiunto.
Ma non mancano riconoscimenti e traguardi anche in altre parti d’Italia! È il caso, ad esempio, della città di Padova: a totalizzare il maggior numero di spostamenti casa-scuola e casa-lavoro mediante mezzi di trasporto a impatto zero, è risultato proprio il Comune veneto. Questo il dato è emerso recentemente al termine dell’undicesima edizione del Giretto d’Italia- bike to work 2021, il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente in collaborazione con 26 Amministrazioni comunali.
Alla luce di tutto ciò parlare di “nuove sperimentazioni” può davvero fare la differenza tra possibile e futuribile!!!