– a cura della redazione di OrientePress –

 In attesa del risultato positivo del sì al referendum costituzionale i nostri “poveri” possono usufruire, eventualità questa con un maggiore margine di certezza, del Sostegno Inclusione Attiva (SIA).

Si tratta di una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un contributo economico mensile alle famiglie e la definizione di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

Per godere del beneficio, infatti, il nucleo familiare del richiedente dovrà aderire ad un piano sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni (coordinati a livello di ambiti territoriali), in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole). Il progetto viene costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolge tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.

Il contributo economico alle famiglie sarà erogato attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta SIA) e sarà compreso fra € 80.00 e € 400.00 mensili, in funzione della numerosità del nucleo familiare e della valutazione complessiva del bisogno, che tiene conto dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa del richiedente.

Potranno fare domanda cittadini italiani e comunitari o cittadini stranieri con permesso di soggiorno di lungo periodo, residenti in Italia da almeno 2 anni, con ISEE inferiore ai 3.000 euro, a condizione che facciano parte del nucleo familiare almeno un figlio minorenne o con disabilità, o una donna in stato di gravidanza accertato.

I nuclei familiari dei richiedenti non devono essere già beneficiari di altro tipo di sostegno economico superiore a 600 € mensili, o del sostegno NASPI o ASDI (assegno e indennità di disoccupazione) o di altro strumento di sostegno al reddito per disoccupazione.

I componenti del nucleo familiare del richiedente non devono inoltre possedere autoveicoli immatricolati nei 12 mesi antecedenti la domanda o comunque di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda.

La richiesta del beneficio SIA dovrà essere presentata ai Comuni di residenza, o all’URP o direttamente all’ufficio servizi sociali, a partire dal 2 settembre 2016, compilando l’apposito modulo predisposto da INPS e disponibile sul sito dei Comune o direttamente agli sportelli.

Entro 15 giorni lavorativi dalla ricezione delle domande, i Comuni inviano all’Inps le richieste di beneficio in ordine cronologico di presentazione, indicando il codice fiscale del richiedente e le informazioni necessarie alla verifica dei requisiti. Entro tali termini svolgono i controlli e il possesso dei requisiti autocertificati dai richiedenti, tenuto conto dei controlli già effettuati dall’Inps oltre che dai Comuni medesimi nella fase istruttoria.

 

info e modulistica 055/8360395 – http://www.comune.pontassieve.fi.it/rete-civica/sostegno-allinclusione-attiva-sia

 

 

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